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EMERGENZA UCRAINA

La Fondazione De Rigo H.E.ART Onlus apre una raccolta fondi a sostegno delle persone colpite dalla guerra

2022

Il progressivo peggioramento della crisi in Ucraina e lo scoppio del conflitto armato in tutto il paese pone a rischio la vita di migliaia di persone, in particolare di quelle più vulnerabili.

Donne, anziani e bambini sono in fuga dalla guerra e stanno attraversando i confini verso Paesi limitrofi. In questo momento, oltre 7,5 milioni di bambini e di bambine ucraini hanno bisogno urgente di assistenza umanitaria.

Di fronte a questa situazione, Fondazione De Rigo H.E.ART Onlus, che fornisce supporto a bambini e giovani ragazzi affinché possano godere dei diritti inalienabili, sente l’esigenza di contribuire e agire in modo concreto. Abbiamo quindi deciso di intervenire e dare il nostro supporto ai più fragili sostenendo la raccolta fondi della Caritas diocesana di Belluno - Feltre, ente locale della Conferenza Episcopale Italiana per la promozione della carità, impegnata a far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto e nell’accoglienza dei profughi

Chiunque desideri dare un contributo volontario a sostengo del progetto e «aiutarci ad aiutare» può farlo versando un’offerta sul conto corrente della Fondazione De Rigo H.E.ART Onlus. Ogni donazione verrà raddoppiata dalla Fondazione.

Beneficiario: FONDAZIONE ENNIO DE RIGO ONLUS

Banca: UniCredit S.p.A.

IBAN: IT43B0200802030000105081665

BIC SWIFT: UNCRITMM

Causale: EMERGENZA UCRAINA

*Su richiesta la Fondazione emetterà una ricevuta per i versamenti fatti

Tutti i fondi raccolti saranno devoluti alla Caritas diocesana di Belluno - Feltre qui di seguito descritto.

 

L’INTERVENTO DELLA CARITAS DIOCESANA DI BELLUNO - FELTRE

La Caritas diocesana di Belluno - Feltre ha aderito alla iniziativa della CEI di raccolta fondi destinati alle attività Caritas in Ucraina e nei Paesi limitrofi e supporta la rete istituita a livello di Prefettura per l’accoglienza dei profughi.

In Ucraina i fondi raccolti sostengono gli interventi solidaristici delle due Caritas nazionali ucraine (Caritas Ucraina e Caritas Spes, la prima greco-cattolica, la seconda latina) che si sforzano di garantire assistenza per bisogni primari, coordinamento dei volontari, accoglienza in rifugi sicuri e strutture ricettive, primo soccorso a coloro che sono in attesa di attraversare il confine, allestimento di rifugi dove le persone possono nascondersi dai bombardamenti, accoglienza agli sfollati interni, servizi di assistenza domiciliare e distribuzione alimenti, allestimento di magazzini presso le sedi Caritas.

Le Caritas dei Paesi limitrofi (Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldova, Romania, Bulgaria) stanno lavorando per l’accoglienza dei profughi allestendo tende ai valichi di frontiera, curando la distribuzione dei pasti e assistendo i bambini orfani, accolti in molti casi, come accade in Polonia, da comunità religiose. In Polonia è stato superato il milione di sfollati.

Le Caritas diocesane italiane, in contatto con la Protezione civile e gli Enti locali, stanno organizzando il sistema dell’accoglienza in previsione di un afflusso crescente di profughi. Nel Bellunese, così come in tutto il Nordest, si registrano già alcune migliaia di arrivi, particolarmente di donne con minori, fin qui giunti alla spicciolata, ma che sembrano aumentare rapidamente.


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